rifugimonterosa.it

Rifugi Monterosa
Prenotazioni - Booking

Le salite

Vette, ascensioni e traversate sul Monte Rosa

Monte Rosa detto anche Alpi del Monte Rosa o Massiccio del Monte Rosa, (in lingua walser,Gletscher) è, per estensione e importanza, il secondo gruppo montuoso delle Alpi ed il più alto della Svizzera. Si trova nelle Alpi Pennine e si estende su territorio italiano (nei comuni di Alagna Valsesia, Ayas-Champoluc, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Macugnaga e Valtournenche) e svizzero (nei comuni di Saas-Almagell e Zermatt).

Il suo nome, contrariamente a quanto si possa pensare, non deriva dallo splendido color rosa di cui si tingono le cime al tramonto, ma dalla parola "rouja" che in patois (dialetto francofono parlato in Valle d'Aosta) significa ghiacciaio. Il "grande ghiacciaio" in passato era anche noto come "Monboso" come testimonia Leonardo da Vinci in un suo scritto. La Punta Dufour, con i suoi 4.634 metri, è la vetta più alta del massiccio.  Il 31 luglio 2005 è stata celebrato il 150° anniversario della prima salita avvenuta il 1 agosto del 1855. Il Ministro Alemanno e il Ministro elvetico dell'Economia, Joseph Deiss si sono incontrati per la posa della targa celebrativa sulla sommità della Punta Dufour, entrambi provenendo dal proprio versante di appartenenza. Già nel passato gli alti valichi del massiccio furono percorsi dalle popolazioni Walser che nel XIII secolo transitarono per il Colle del Lys per migrare dal Vallese alla Valle del Lys dove crearono i propri insediamenti dando vita ad una nuova comunità che negli anni successivi avrebbe interessato tutte le valli situate intorno al Monte Rosa.La salita alle varie vette del massiccio avvennero nel XIX secolo, partendo generalmente dal versante italiano che si presentava come  il versante più agevole, qui di seguito ne elenchiamo alcune:

  • 23 luglio 1801 - Pietro Giordani raggiunge la Punta Giordani;
  • 5 agosto 1819 - Johann Niklaus Vincent raggiunge con 2 altre persone la Piramide Vincent;
  • 1 agosto 1820 - Joseph e Johann Niklaus Vincent, Joseph Zumstein, Molinatti, Castel, raggiungono con 5 altre persone la Punta  Zumstein;
  • 9 agosto 1842 - Giovanni Gnifetti, parroco di Alagna Valsesia, Giuseppe Farinetti, Cristoforo Ferraris, Cristoforo Grober, fratelli  Giovanni, Giacobbe Giordani, raggiungono con 2 altre persone la Punta Gnifetti
  • 1 agosto 1855 - John Birbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James G. Smyth, Edward Stephenson,  Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald raggiungono la Punta Dufour (la vetta più alta del massiccio).

Dal massiccio del monte Rosa scendono diversi ghiacciai, soggetti a vari studi scientifici e monitoraggi condotti da università impegnate con lo studio del surriscaldamento. In modo particolare il versante svizzero esposto a nord presenta i ghiacciai più imponenti: ghiacciaio del Gorner, del Grenz e del Monte Rosa.Sul versante italiano troviamo il  grande ghiacciaio di Verra, del Lys, di Indren, di Bors, di Piode, della Sesia e del Belvedere. 
E' possibile identificare 7 valli che nascono dal Monte Rosa: in Italia la Valtournenche, la Val d'Ayas e la Valle del Lys (o di Gressoney) in territorio valdostano, la Valsesia e la Valle Anzasca in Piemonte; in Svizzera le valli Mattertal (con Zermatt) e Saastal (con Saas-Almagell).

Il massiccio è famoso per i suoi numerosi 4.000:

  • Punta Dufour - 4.634 m
  • Punta Nordend - 4609 m
  • Punta Zumstein - 4563 m
  • Punta Gnifetti - 4.559 m
  • Lyskamm Orientale - 4.527 m
  • Lyskamm Occidentale - 4.481 m
  • Punta Parrot - 4.436 m
  • Ludwigshöhe - 4.342 m
  • Corno Nero - 4.322 m
  • Castore - 4.221 m
  • Piramide Vincent - 4.215 m
  • Breithorn Occidentale - 4.165 m
  • Breithorn Centrale - 4.160 m
  • Breithorn Orientale - 4.141 m
  • Breithornzwillinge - 4.106 m
  • Polluce - 4.091 m
  • Roccia Nera - 4.075 m
  • Punta Giordani - 4.046 m

Vi sono altre vette secondarie, sempre superiori ai 4.000 metri:

  • Ostspitze - 4.632 m
  • Grenzgipfel - 4.618 m
  • Naso del Lyskamm 4.272 m
  • Roccia della Scoperta - 4.178 m
  • Balmenhorn 4.167 m
  • Pilastro Vincent - 4.050 m

Oltre ai 4000 si ricordano le seguenti vette:

  • Cima di Jazzi - 3.803 m
  • Testa Grigia - 3.480 m
  • Grand Tournalin - 3.379 m
  • Corno Bianco - 3.320 m
  • Testa Grigia - 3.315 m
  • Gornergrat - 3.310 m

PUNTA DUFOUR

Altezza:  4.634 m s.l.m.

Coordinate:  45°55′00″N 7°52′00″E / 45.933333, 7.866667

Data prima ascensione:  1 agosto 1855

Autore/i prima ascensione:  John Birbeck - Charles Hudson - Ulrich Lauener - Christopher Smyth - James G. Smyth - Edward Stephenson - Matthäus Zumtaugwald - Johannes Zumtaugwald

È considerata la vetta più alta delle Alpi svizzere e la seconda di tutte le Alpi. Inoltre la sua parete est sopra il comune di Macugnaga è la più alta delle Alpi. Fu chiamata in questo modo in onore di Guillaume-Henri Dufour, generale e cartografo dell'esercito svizzero, sotto la cui direzione furono compilate una serie di carte topografiche militari, tra le quali quella riguardante il massiccio del Monte Rosa. La montagna si presenta come una cresta dove si possono individuare in modo particolare tre vette principali (da ovest verso est): Punta Dufour - 4.634 m, Ostspitze - 4.632 m, Grenzgipfel - 4.618 m
Via Normale Dalla Capanna Regina Margherita: si scende al Colle Gnifetti (4.452 m) e si sale per la ripida cresta la Punta Zumstein (4.563 m). Dalla vetta della Punta Zumstein si scende al colle che separa le due vette il Grenxsattel (4.453 m). Dal colle inizia la salita vera e propria alla Punta Dufour attraverso la sua cresta sud-est, un misto di rocce e neve valutato AD. Ascensione impegnativa di circa 3ore e 1/2; è richiesta qualche precedente esperienza di arrampicata e una discreta padronanza nell’uso dei ramponi.

Cresta Rey Dalla Capanna Regina Margherita si scende lungo in ghiacciaio del Grenz fino a oltrepassare i contrafforti della P.ta Zumstein e si risale fra lunghi crepacci fin sotto la cresta. 374 ore dall'attacco. Prevede passaggi fino al 4°. La discesa avviene lungo la via normale italiana.

PUNTA NORDEND

Altezza:  4.609 m s.l.m.

Coordinate:  45°56′26″N 7°52′10″E / 45.940625, 7.869294

Data prima ascensione:  1861

Autore/i prima ascensione:  T.F. e Edward - N. Buxton - J.J. Cowell - Michel Payot

L'accesso alla Punta Nordend può avvenire partendo dalla Capanna Regina Margherita attraverso la punta Zumstein e la punta Dufour. S tratta di un percorso molto impegnativo che percorre creste molto affilate di alta quota. Provenendo dal Vallese svizzero (da Zermatt) l'ascensione inizia dalla Monte Rosa Hütte (2.795 m). Di qui si tratta di risalire il ghiacciaio del Monte Rosa (in tedesco Monte Rosagletscher) fino al colle detto Sella d'Argento (4.517 m), colle che separa la Punta Dufour dalla Punta Nordend. Dalla Sella d'Argento si segue tutta la cresta tenendosi sul pendio occidentale a causa delle cornici, in ultimo alcune rocce portano in cima. Da ricordare anche la possibile Cresta di Santa Caterina (Nord-Est) con partenza dal Bivacco Città di Gallarate

 

PUNTA ZUMSTEIN

Altezza:  4.563 m s.l.m.

Coordinate:  45°55′55″N 7°52′17″E / 45.931944, 7.871389

Data prima ascensione:  1 agosto 1820

Autore/i prima ascensione:  Joseph e Johann Niklaus Vincent - Joseph Zumstein - Molinatti - Castel ed altre guide.

Dalla Capanna Regina Margherita: si scende al Colle Gnifetti (4.452 m) e si sale verso sinistra, lungo l'ampia cresta ghiacciata della Punta Zumstein. Tendendo verso Nord - Ovest, la cresta si assottiglia sensibilmente, finchè non si impenna decisamente nei pressi di un piccolo crepaccio. Risalito il tratto ripido, si raggiungono le roccette terminali, facili, e per un ultimo canalino ghiacciato si tocca la vetta h 0,30 dal Colle Gnifetti.

 

PUNTA GNIFETTI

Altezza:  4.554 m s.l.m.

Coordinate:  8″N 7°52′37″E / 45.927222, 7.876944

Data prima ascensione:  9 agosto 1842

Autore/i prima ascensione:  Giovanni Gnifetti - Cristoforo Ferraris - Cristoforo Grober - Giacomo e Giovanni Giordani - Giuseppe Farinetti e due portatori. 

È possibile salire alla Punta Gnifetti salendo dalla via normale italiana che passa per il Colle del Lys (partendo da Alagna Valsesia oppure da Gressoney-La-Trinité). Dal Rifugio Gnifetti si risale il ghiacciaio di Garstelet verso NE, in direzione della Piramide Vincent, poi verso N sui pendi poco ripidi del Ghiacciaio del Lys costeggiando a O la base della Piramide Vincent. Superato l'isolotto roccioso del Balmerhorn si raggiunge un pianoro a 4150m e si obliqua leggermente a destra fino al Colle del Lys 4248m. Si prosegue costeggiando i seracchi alla base N della Punta Parrot. Oltrepassata l'insenatura del Colle Sesia, si sale verso N lungo la testata del Ghiacciaio del Grenz. Poco prima di raggiungere la sella del Colle Gnifetti 4454m, si piega destra e si sale da NO l'ultimo ripido pendio che porta sulla cima. Difficoltà F. Tempo di percorrenza dal Rifugio Gnifetti: circa 4/5 ore.

Cresta Signal: dal Bivacco Resegotti si percorre la cresta che presenta alternanze di neve e roccia fino al Colle Signal. Da qui la cresta si raddrizza e va a terminare a pochi metri dal rifugio. Prevede passaggi di 4° livello. 6 ore circa dal Bivacco Resegotti. La discesa avviene lungo la via normale. 

LYSKAMM

Altezza:  4.527 m s.l.m.

Coordinate:  45°55′33″N 7°49′51″E / 45.925833, 7.830833

Data prima ascensione:  19 agosto 1861

Autore/i prima ascensione:  William Edward Hall - Jean-Pierre Cachat - Peter Perren - Josef-Marie Perren - J.F. Hardy, J.A. Hudson - C.H. Pilkington - A.C. Ramsay - T. Rennison, F. Sibson - R.M. Stephenson - Franz Lochmatter - Karl Herr e Stefan Zumtaugwald.

È composto da due cime principali: il Lyskamm Orientale che raggiunge la quota di 4.527 m ed il Lyskamm Occidentale che raggiunge la quota di 4.481 m. Inoltre, sul versante italiano, di fronte alle due punte se ne erge una terza di altezza minore, ma particolarmente caratteristica, detta Naso del Lyskamm (4.272 m). 
È possibile salire sulla vetta Orientale dal versante italiano partendo dalla capanna Giovanni Gnifetti e raggiungendo il Col del Lys fino al pianoro. Da qui si lascia a destra la Roccia della Scoperta 4178 m e si segue la regolare cresta che porta alla spalla. Si supera prima una parte pianeggiante, poi una parte più ripida di cresta tenendosi qualche metro sul versante N a causa delle cornici. Difficoltà PD+/AD-. 4/5 ore dal Rifugio Gnifetti.
Un percorso abbastanza impegnativo ma particolarmente suggestivo è la traversata del Lyskamm. Essa può essere compiuta da ovest verso est o viceversa. 
Cresta Sella al Lyskamm Orientale Dal Rifugio Gnifetti si raggiunge il Naso del Lyskamm e dopo essere scesi al Colle della Fronte si comincia l'arrampicata. Giunti in vetta si ridiscende al Colle del Lys lungo la via normale . Prevede passaggi di 2°+. Difficoltà: AD-. 5 ore circa dal rifugio.

PUNTA PARROT

Altezza:  4.432 m s.l.m.

Coordinate:  45°55′10″N 7°52′10″E / 45.919444, 7.869444

Data prima ascensione:  16 agosto 1863

Autore/i prima ascensione:  Reginald S. MacDonald - Florence Crauford Grove - Montagu Woodmass e William Edward Hall - con le guide Melchior Anderegg e Peter Perren

Siccome la montagna si presenta come una lunga ed affilata cresta disposta in direzione ovest-est è possibile salirla partendo da ovest dal Colle del Lys oppure da est dal Colle Sesia 4.299 m, colle che la separa dalla vicina Punta Gnifetti. Dal Col del Lys si piega a destra nella conca che porta al colle delle Piode. Si sale a sinistra il ripido pendio e si raggiunge la cresta. Si segue la cresta stretta fino alla cima. Circa 1 ora. Difficoltà PD+. Dal Colle Sesia: a 100 m da questo si obliqua a destra salendo per un tratto ripido e passando a sinistra di uno spuntone di roccia per arrivare alla esile cresta che porta alla cima. 1 ora e ½ . Difficoltà PD-.

Via degli Italiani Partenza dal Bivacco Gugliermina (Valsesia) si segue la cresta fino a raggiungere il Ghiacciaio delle Piode. Da qui si incontra terreno misto fino a raggiungere la calotta terminale che acquista pendenza. Si tratta di una lunga ascensione di misto con passaggi di II e III e tratti di 45°. Difficoltà AD+. 5 ore dal Bivacco Gugliermina.

LUDWIGSHOEHE

Altezza:  4.342 m s.l.m.

Coordinate:  45°55′N 7°50′E / 45.92, 7.83

Data prima ascensione:  1822

Autore/i prima ascensione:  Luwig van Welden

Dal rifugio Gnifetti percorrere l'evidente traccia che conduce al colle del Lys,per raggiungere la vetta della Ludwingshohe esistono 3 possibilità:
1) dal colle Zurbriggen 4272mt per la cresta SO in 20 min,
2) dalla conca nevosa presso il col del Lys (dove passa la traccia per il rif.Margherita) salendo a sx della grande crepaccia che taglia questo versante e arrivando in cima da NE, 40 min,
3) dal colle delle Piode 4285 mt per la cresta NE,15 min.

CORNO NERO

Altezza:  4.322 m s.l.m.

Coordinate:  45°54′54″N 7°51′43″E / 45.9149, 7.862

Altri nomi e significati :  Schwarzhorn (tedesco)

Data prima ascensione:  18 agosto 1873

Autore/i prima ascensione:  Marco Maglionini - Albert de Rothschild - Eduard Cupelin, Peter Knubel - Nikolaus Knube

Dal colle Zurbriggen è possibile salire il vicino Schwarzhorn in circa 40 min, breve pendio ripido (max 45°)che conduce ad una selletta fra le due sommità e a sx sulla più alta dove è collocata la statua della madonna. Tempo indicativo da Indren 3,30/4h

PIRAMIDE VINCENT

Altezza:  4.215 m s.l.m.

Coordinate:  45°54′29″N 7°51′43″E / 45.907958, 7.861876

Data prima ascensione:  5 agosto 1819

Autore/i prima ascensione:  Nicola Vincent con altre guide

Dal Rifugio Gnifetti risalire la traccia a sinistra sotto le rocce che porta sul ghiacciaio fino a raggiungere una zona pianeggiante. Risalire il pendio che diventa sempre più ripido prima in direzione NE e poi verso N attraversando i vari crepacci. Si prosegue in direzione Col del Lys e in prossimità di quota 4000 mt, quasi sotto al roccione del Balmenhorn, si volge nettamente a destra in direzione del Col Vincent: senza raggiungere quest'ultimo si risale il versante Ovest-Nord Ovest della Vincent arrivando in vetta attraverso un dolce pendio nevoso. Difficoltà F. 2/3 ore circa dal Rifugio Gnifetti.

PUNTA GIORDANI

Altezza:  4.046 m s.l.m.

Coordinate:  45°54′21″N 7°52′05″E / 45.905808, 7.868142

Data prima ascensione:  23 luglio 1801

Autore/i prima ascensione:  Pietro Giordani e un piccolo gruppo di compaesani

La salita normale alla vetta dal versante italiano ha inizio da Punta Indren da dove si attraversa il ghiacciaio di Indren in direzione del Rifugio Gnifetti fino a prendere il ghiacciaio che scende da destra. Lo si sale tenendosi da prima sulla destra e poi nel mezzo per raggiungere la piatta cresta nevosa e a destra la vetta. 2 ore circa. Dalla cima della Punta Giordani inoltre vi è, attraverso una via alpinistica di III grado, la possibilità di raggiungere la soprastante Piramide Vincent.
La Cresta del Soldato Il nome del tutto particolare le è stato assegnato da William Martin Conway, che la raggiunse nel 1884 insieme ad un soldato italiano, guardia di confine nell’anno del colera. La salita si può effettuare partendo dal Rifugio Vigevano (Col d'Olen). In questo caso si attraversa lo Stolemberg e ci si porta all'attacco della cresta attraversando il ghiacciaio di Bors. Si segue integralmente la cresta, aggirandone i rilievi sui nevai a SO. Salita facile di misto e roccia con passaggi fino al 3° grado.

BALMERHORN

Altezza:  4.167 m s.l.m.

Coordinate:  45°54′51″N 7°51′54″E / 45.914038, 7.864979

Dal Rifugio Gnifetti risalire la traccia a sinistra sotto le rocce che porta sul ghiacciaio fino a raggiungere una zona pianeggiante. Risalire il pendio che diventa sempre più ripido attraversando i vari crepacci. In prossimità di quota 4000 mt, quasi sotto al roccione del Balmenhorn, si volge nettamente a destra in direzione Colle Vincent 4088m, che separa il Balmenhorn dalla Vincent e poco prima di raggiungerlo si prende a destra per affrontare il pendio terminale. Dopo aver ripercorso a ritroso la calotta sommitale sino al punto di accesso in salita si scende per il versante salito puntando in linea retta il colle sottostante che si raggiunge in pochi minuti, di qui si prosegue risalendo la parta opposta del colle percorrendo il diagonale a sinistra sino a raggiungere la base rocciosa del Balmenhorn. Una corda attrezzata e scalini artificiali permettono il facile raggiungimento la statua del Cristo delle Vette e il sottostante biv. Giordano. Difficoltà F. Tempo di percorrenza dal Rifugio Gnifetti: 2 ore circa.

E' particolarmente famoso perché sulla sua sommità si trova il bivacco Felice Giordano e la maestosa statua del Cristo delle Vette.
Il Cristo delle Vette ( in lingua Walser Der Christus vom Spétze) è una statua di bronzo raffigurante Gesù posta sulla sommità del monte Balmenhorn. Durante la seconda guerra mondiale lo scultore Alfredo Bai era combattente partigiano. Fece voto di erigere, nel caso fosse finita vittoriosamente la guerra, su una qualche montagna una statua dedicata a Cristo redentore in ricordo dei caduti in guerra. Terminata la guerra, dopo aver trovato i fondi necessari, lo scultore la realizzò a Torino in 11 pezzi separati. Venne poi trasportata dagli alpini fin sulla cima del monte. Collocata sul luogo, la statua alta più di quattro metri fu inaugurata il 4 settembre 1955.

 

FERRATA EMILIO DE TOMASI A CIMALEGNA

Realizzata nel 2002, la ferrata a Cimalegn dedicata alla celebre guida Emilio De Tomasi prevede tra le altre cose l'attraversamento di un ponte tibetano (30 m), di una passerella e soprattutto offre una suggestiva vista panoramica.
Dall'arrivo degli impianti a Pianalunga, in 1 ora di cammino si raggiunge l’attacco della ferrata. Due gli itinerari possibili: il percorso blu che non presenta difficoltà alcuna ed è accessibile anche ai più giovani e il percorso rosso, più lungo e impegnativo con alcuni tratti esposti e verticali. Alla sommità si prosegue facilmente per il Passo dei Salati per prendere la funivia verso Alagna o per il Rifugio Vigevano al Col d'Olen. Durata 3:30 ore circa. Dislivello di circa 300 metri e sviluppo di 800 metri. È obbligatorio l'uso di casco, set da ferrate e imbragatura. Periodo consigliato da maggio ad ottobre.

 

ALAGNA - MARGHERITA SENZA IMPIANTI

1 ° GIORNO ALAGNA-PASTORE
Lasciata la macchina al Wold si puo' raggiungere a piedi su strada asfaltata la località Acqua Bianca (15 km), dove si imbocca il sentiero n. 6. Il percorso facile e breve garantisce a tutti la possibilità di raggiungere il rifugio. Tempo di percorrenza da Alagna: 45/50 min Tempo di percorrenza dal piazzale dell'Acqua Bianca 20 min. Come alternativa alla località Sant'Antonio dove sorge una piccola chiesetta. Dopo la chiesa, circa 50 m, prima del ponte carrozzabile si imbocca in prossimità di un grosso massa il sentiero n° 6 e si raggiunge il rifugio con un percorso semplice ma abbastanza ripido e con una lunga scalinata Tempo di percorrenza da Alagna: 45/50 min. Tempo di percorrenza da Sant'Antonio: 30 min

2° GIORNO PASTORE-VIGEVANO
Dal prato antistante il rifugio si diparte il sentiero n. 6 che giunge in circa 45 minuti l'Alpe Bors. Dopo il ponticello che oltrepassa il torrente Bors, il sentiero pianeggiante viene sostituito da tornanti a gradini, per raggiungere il gruppo di case della panoramica Alpe Bors fra le quali si trova il rifugio Crespi Calderini. Dopo aver attraversato il pianoro antistante il rifugio, tenendo leggermente la sinistra si imbocca il sentiero con segnavia n. 10 che procede zigzagando fra piccoli ontani, raggiungendo in circa 1h. la stazione ormai dimessa della bidonvia della Balma dalla quale si può ammirare in tutto il suo splendore la cascata delle Pisse. Il tragitto prosegue mantenendo la linea del vecchio impianto; volge verso sud in direzione di uno stretto canalino fino alla valletta che dolcemente porta ai laghetti della Bocchetta delle Pisse. Tempo di percorrenza dal Rifugio Pastore: 2 ore. A questo punto si puo' scendere fino a Pianalunga e risalire il Vallone dell'Olen (circa 2 ore) o percorrere la ferrata Emilio Detomasi di Cimalegna dalla cui sommità si raggiunge lo storico Rifugio Vigevano (circa 3 ore e 1/2).

3° GIORNO VIGEVANO-GNIFETTI
Dal Vigevano si raggiunge Passo Salati, si percorre lo Stolemberg giungendo a Indren, si attraversa poi il ghiacciaio di Indren seguendo la traccia verso sinistra fino a portarsi sotto una bastionata rocciosa, attraversando tra l'altro una zona ove sono presenti alcuni grossi crepacci. Al termine del ghiacciaio sono generalmente presenti due tracce: quella sottostante conduce ad un sentiero che viene generalmente percorso in discesa mentre quella sovrastante conduce alla "via delle roccette", apparentemente più difficile ma generalmente attrezzata in modo tale da rendere la salita più sicura (sono presenti numerose corde fisse ed una scala di legno).
Si segue poi una traccia che su un pendio nevoso conduce ad alcuni salti di roccia che si superano grazie ad una scala metallica. Tempo di percorrenza dal rifugio Vigevano: 3 ore circa.

4° GIORNO GNIFETTI-MARGHERITA
Dal rifugio Gnifetti si risale in cordata il ghiacciaio del Lys fino al Colle del Lys. Dal Colle il percorso scende decisamente sul Grenzgletscher per affrontare una penultima rampa che conduce al Colle Gnifetti (mt.4454). Tenendosi a rispettosa distanza da alcuni seracchi posti sulla destra: da quest'ultimo passo, con un'ampio semicerchio, la traccia risale il ripido ma breve versante ovest della Punta Gnifetti giungendo infine in vetta. Tempo di percorrenza dal rifugio Gnifetti: 4/5 ore circa.

 

IL TOUR DEL MONTEROSA

Il Tour del Monte Rosa si sviluppa intorno al massiccio del Monte Rosa e del Mischabel, quindi sia su territorio italiano che svizzero. In particolare, ripercorre per tanti tratti i sentieri che interessarono gli spostamenti migratori delle popolazioni walser tra una vallata e l'altra.
È costituito da nove tappe, generalmente con partenza ed arrivo a Zermatt (nel Vallese) ma nulla vieta di interpretarlo come meglio si crede, a seconda delle proprie esigenze e delle proprie capacità.

Prima tappa: partenza: Zermatt - 1.616 m - arrivo: Colle del Teodulo - 3.317 m
È la tappa più impegnativa del tour per l'altezza che raggiunge e perché si svolge in parte sul ghiacciaio. Punto intermedio il rifugio alpino Gandegghütte.

Seconda tappa: partenza: Colle del Teodulo - 3.317 m - arrivo: Saint Jaques - 1.689 m
La tappa partendo dal Colle del Teodulo si svolge dapprima nell'alta Valtournenche. Passa nella val d'Ayas attraverso il colle superiore delle Cime Bianche (2.980 m) e poi discende fino a Saint Jaques, frazione di Ayas.

Terza tappa: partenza: Saint Jaques - 1.689 m -arrivo: Gressoney-La-Trinité - 1.637 m
Il passaggio tra le due valli avviene attraverso il Colle Bettaforca (2.676 m).

Quarta tappa: partenza: Gressoney-La-Trinité - 1.637 m - arrivo: Alagna Valsesia - 1.191 m
Il passaggio tra le due valli avviene attraverso il Col d'Olen (2.881 m).

Quinta tappa: partenza: Alagna Valsesia - 1.191 m - arrivo: Macugnaga - 1.327 m
Il passaggio tra le due valli avviene attraverso il Passo del Turlo (2.738 m).

Sesta tappa: partenza: Macugnaga - 1.327 m - arrivo: Saas Fee - 1.772 m
Il passaggio tra le due valli avviene attraverso il Passo del Monte Moro (2.868 m).

Settima tappa: partenza: Saas Fee - 1.772 m - arrivo: Grächen - 1.619 m
Il percorso si svolge sulla sinistra orografica della Saastal e costeggiando il Massiccio del Mischabel.

Ottava tappa: partenza: Grächen - 1.619 m - arrivo: Europahütte - 2.220 m
Il percorso si svolge sulla destra orografica della valle e costeggiando il Massiccio del Mischabel.

Nona tappa: partenza: Europahütte - 2.220 m - arrivo: Zermatt - 1.616 m
Il percorso si svolge sulla destra orografica della valle e costeggiando ancora il Massiccio del Mischabel.


Contatti: www.tmr-matterhorn.ch

 

SCI ALPINISMO

Haute Route del Monte Rosa
Primo giorno. Con gli impianti si raggiunge Punta Indren per risalire con le pelli fino alla Capanna Gnifetti 3647 m, cena e pernotto (2 ore).
Dislivello 400 m

Secondo giorno. Dalla Capanna Gnifetti si risale il ghiacciaio de Lys. Si giunge al Col del Lys e poi al Colle Sesia dove inizia la salita per la Capanna Margherita in Punta Gnifetti 4554 mt. Discesa lungo il ghiacciaio Grenz fino alla Monte Rosa Hut (6/7 ore)
Dislivello in salita 1100 m
Dislivello in discesa 1950 m

Terzo giorno. Salita alla Silbersattel e alla Nordend a 4609 m. Rientro sulla stessa traccia per raggiungere la Monte Rosa Hut (7/8 ore).
Dislivello in salita 1800 m
Dislivello in discesa 1800 o 2900 m

Quarto giorno. Discesa a Zermatt, salita con gli impianti al Klein Matterhorn. Salita al Breithorn Occidentale a 4184 metri e discesa al rifugio Guide Val d'Ayas (5/8 ore)
Dislivello in salita 400 m
Dislivello in discesa 1700 m

Quinto giorno Salita al Castore a 4228 m sul versante ovest, discesa al Colle Felik e ghiacciaio Ovest del Lys per raggiungere il Naso del Lyskamm a 4100 m, Punta Indren ed Alagna (8/9 ore)
Dislivello in salita 1300 m
Dislivello in discesa 1500 m (3500 m per Alagna)

creato il:
Deprecated: iconv_set_encoding(): Use of iconv.internal_encoding is deprecated in /var/www/ZCMS/zcms/zend-library/Zend/Locale/Format.php on line 782

Deprecated: iconv_set_encoding(): Use of iconv.internal_encoding is deprecated in /var/www/ZCMS/zcms/zend-library/Zend/Locale/Format.php on line 1048
lunedì, 17 marzo 2014, 3:10 p.
Shop online mobile

Link utili

GAL TERRE DEL SESIA mobile